Invalidità e Diritti | Disabilità e Caregiver

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Quando l’abuso dei permessi 104 porta al licenziamento

Quando l’abuso dei permessi 104 porta al licenziamento

Questa ordinanza della Cassazione chiarisce quando è legittimo il licenziamento per abuso dei permessi 104. Ti fornisco con esempi e grafici 5 casi di abuso e cinque di utilizzo corretto dei permessi.

Luciano Trapanese
dic 15, 2024
∙ A pagamento

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Quando l’abuso dei permessi 104 porta al licenziamento
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Ti propongo l’analisi, molto semplificata, di questa ordinanza della Cassazione che ha confermato il licenziamento per giusta causa di un lavoratore per aver abusato dei permessi legge 104.

Queste sentenze e in particolare le motivazioni, aiutano a ricostruire il quadro entro cui è possibile muoversi quando si usufruisce dei benefici lavorativi connessi alla legge 104. In particolare per i caregiver.

L’ordinanza oltre a chiarire perché è stato ritenuto giusto il licenziamento, si sofferma su altri due aspetti rilevanti: a chi spetta l’onere della prova; cosa significa assistenza.

Al termine dell’articolo ho desunto, sulla base di questa sentenza, cinque esempi di abuso che sono passibili di licenziamento per giusta causa e altrettanti esempi di corretta fruizione dei permessi legge 104.

In questo testo troverai:

  • Contesto legale dell’abuso dei permessi 104

    • Breve introduzione alla Legge 104/1992: i diritti riconosciuti al lavoratore per assistere un familiare disabile.

    • Il caso affrontato: un lavoratore accusato di utilizzare i permessi 104 per scopi diversi dall’assistenza.

  • Il fatto: il lavoratore e la nonna disabile

    • La situazione di partenza: il dipendente può assentarsi dal lavoro per occuparsi di una parente non autosufficiente.

    • La scoperta del presunto abuso: indagini investigative mostrano che l’assistenza non viene prestata nella dimora della nonna, come dovrebbe.

  • La reazione del datore di lavoro e il licenziamento

    • L’azienda decide di licenziare il lavoratore a seguito dei riscontri ottenuti.

    • L’accusa: i permessi erano usati per fare altro, non per assistere il familiare.

  • Il percorso giudiziario: dal Tribunale alla Cassazione

    • Tribunale di Catania: la prima conferma della legittimità del licenziamento.

    • Corte d’Appello di Catania: conferma e approfondimento sulle modalità di controllo del datore di lavoro.

    • Ricorso in Cassazione: le difese del lavoratore e il giudizio finale.

  • Le argomentazioni delle parti

    • Il dipendente: sostiene che la nonna si sarebbe spostata da lui e che la semplice ospitalità costituisca assistenza.

    • Il datore di lavoro: documenta la mancata presenza del dipendente presso la nonna, sostenendo così l’abuso.

  • Le norme applicate e il ruolo delle presunzioni

    • Richiamo all’art. 33 L. 104/1992, allo Statuto dei Lavoratori e alle disposizioni del Codice Civile sull’onere della prova.

    • Il valore delle presunzioni semplici (art. 2729 c.c.) e delle prove indiziarie nella formazione del convincimento del giudice.

  • La decisione della Cassazione

    • Conferma del licenziamento: la mera ospitalità non basta, serve prova di una reale attività di cura.

    • Legittimità dei controlli investigativi fuori dall’orario di lavoro.

  • Conseguenze e principi consolidati

    • L’abuso dei permessi 104 come grave violazione del rapporto di fiducia tra lavoratore e datore.

    • Il ricorso a presunzioni e accertamenti investigativi, nei limiti di legge, diventa uno strumento ammesso.

    • Il richiamo alla responsabilità del lavoratore nell’onere di dimostrare l’effettiva assistenza.

Questo articolo può essere utile per capire come la giurisprudenza si è espressa in un caso concreto di abuso dei permessi 104, quali sono le prove richieste e come si è evoluta la vicenda fino alla decisione definitiva della Cassazione. Inoltre, avrai modo di comprendere meglio i limiti e le responsabilità legate alla fruizione di questi importanti diritti.

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Abuso dei permessi 104: contesto legale

La vicenda riguarda un lavoratore licenziato per motivi disciplinari. L’accusa è quella di aver abusato dei permessi previsti dall’articolo 33 della Legge n. 104/1992, che consentono ai dipendenti di assentarsi dal lavoro per assistere un familiare con disabilità.

Il datore di lavoro ritiene che il dipendente abbia utilizzato i permessi per scopi diversi dall’assistenza, e quindi lo ha licenziato.

Luciano Trapanese è autore dell’ebook: “Guida sui Permessi 104: tutto quello che devi sapere e le eccezioni”. Dagli un’occhiata, se vuoi approfondire il tema.

Il lavoratore ha impugnato il licenziamento davanti al Tribunale di Catania, poi alla Corte d’Appello di Catania, e infine ha presentato ricorso in Cassazione.

Nel giudizio sono stati citati , tra gli altre, l’art. 33 L. 104/1992 (permessi per assistenza ai familiari disabili), il Codice Civile (articoli sull’onere della prova, art. 2697, 2727, 2729), la Legge n. 604/1966 sui licenziamenti individuali, lo Statuto dei Lavoratori (L. 300/1970, art. 7 sulle sanzioni disciplinari) e il contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) per i metalmeccanici.

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