Invalidità e Diritti | Disabilità e Caregiver

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Chi, quando e come deve fare il modello RED?
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Chi, quando e come deve fare il modello RED?

Ti spiego in questo articolo chi e quando deve fare il Modello RED, a cosa serve e come compilarlo. La procedura spiegata passo dopo passo.

Luciano Trapanese
giu 17, 2025
∙ A pagamento
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Ogni anno, quando si avvicina la stagione delle dichiarazioni, molti pensionati ricevono (o trovano nel proprio cassetto digitale MyINPS) la fatidica richiesta di compilare il modello RED.

Non è una formalità in più, ma lo strumento con cui l’INPS verifica che le integrazioni, le maggiorazioni sociali, gli assegni di invalidità o qualsiasi altra prestazione “collegata al reddito” siano davvero dovute e nella misura corretta.

È il check-up annuale che tiene in equilibrio il sistema: da un lato tutela chi ha redditi bassi, dall’altro evita pagamenti indebiti.

Il RED riguarda potenzialmente tutti i titolari di pensioni o prestazioni assistenziali che dipendono dal reddito familiare: dai pensionati INPS ed ex INPDAP ai beneficiari di assegni sociali o di invalidità civile.

L’obbligo nasce dall’articolo 13 del D.L. 78/2010, che ha imposto a chi percepisce queste prestazioni di comunicare ogni anno i propri redditi se non già acquisiti dal Fisco; la Circolare INPS 195/2015 ha poi chiarito nel dettaglio chi deve farlo, con quali modalità e quali redditi vanno indicati.

Dal 2024 la procedura è diventata molto più “smart”: l’Istituto ha messo on-line il RED Precompilato e, nel 2025, ha lanciato anche il servizio “Consulente RED”, un assistente interattivo che guida passo passo nella compilazione, recuperando automaticamente i dati disponibili e chiedendo soltanto di confermare o integrare le informazioni mancanti.

Chi preferisce, può comunque rivolgersi gratis a un CAF o a un patronato convenzionato per la trasmissione telematica.

Ignorare la scadenza – di solito fissata al 31 marzo dell’anno successivo a quello dei redditi dichiarati – non è senza conseguenze: l’INPS sospende prima e poi revoca le prestazioni collegate al reddito, con recupero degli importi indebitamente percepiti.

Per questo conviene verificare ogni anno, magari già a inizio campagna, se si rientra tra gli obbligati e, in caso affermativo, presentare per tempo il modello: bastano pochi dati, ma fanno la differenza tra continuare a godere di un sostegno vitale e vederselo congelare.

Ecco cosa troverai in questo testo.

  • Introduzione
    Il ruolo del modello RED come “check-up” annuale delle prestazioni collegate al reddito: perché l’INPS lo richiede, a chi serve e quali sono le conseguenze se lo si ignora.

  • Cos’è il modello RED?
    Natura giuridica della dichiarazione reddituale, origine normativa (art. 13 D.L. 78/2010, L. 122/2010) e obiettivo di garantire l’equità delle integrazioni pensionistiche e assistenziali.

  • Chi deve farlo?
    Pensionati INPS, ex INPDAP e titolari di prestazioni assistenziali che:
    – percepiscono trattamenti legati al reddito;
    – non hanno già comunicato integralmente i redditi all’Agenzia delle Entrate;
    – presentano redditi “esenti” o esclusi dal 730;
    – superano le soglie di cumulo con lavoro autonomo (modello RED 503/AUT);
    – hanno variazioni reddituali rilevanti nell’anno.

  • Chi non deve farlo?
    Soggetti esonerati perché hanno già incluso tutti i redditi nel 730/Redditi PF, non possiedono ulteriori entrate influenti o rientrano nei casi di esonero per età (over 75 senza nuovi redditi e senza familiari più giovani).

  • Quando bisogna presentarlo?
    Campagna annuale RED: scadenza ordinaria fissata al 31 marzo dell’anno successivo a quello dei redditi; effetti di sospensione e revoca in caso di omissione o ritardo.

  • Come si compila?
    Tre canali principali:
    – RED Precompilato online (MyINPS) con “Consulente RED”;
    – assistenza gratuita di CAF e patronati convenzionati;
    – sportelli INPS o Contact Center per chi non può usare il web.
    Documenti da avere, passi operativi e importanza di inserire tutti i redditi non già noti all’INPS.

  • Fonti normative e di prassi
    Leggi, circolari e messaggi INPS che regolano l’obbligo (D.L. 78/2010, Circolare 195/2015, Messaggio 3301/2024) quale garanzia dell’aggiornamento al 2025.

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Cos’è il modello RED?

Il modello RED (Dichiarazione della Situazione Reddituale) è una comunicazione annuale obbligatoria che alcuni pensionati devono rendere all’INPS per attestare i propri redditi ai fini delle prestazioni previdenziali o assistenziali collegate al reddito. Per semplificare, è un modulo attraverso cui il pensionato dichiara all’ente previdenziale i redditi personali (e, se previsto dalla legge per quella prestazione, anche quelli del coniuge o dei familiari) che possono influire sul diritto o sull’importo di determinate pensioni o assegni.

Lo scopo è permettere all’INPS di verificare ogni anno l’effettivo diritto a usufruire di benefici legati al reddito (come integrazioni al minimo, maggiorazioni sociali, assegni di invalidità, trattamenti di famiglia, pensione o assegno sociale, invalidità civile, “quattordicesima” ecc.) e di calcolarne correttamente l’importo in base alla situazione economica aggiornata del beneficiario.

La base normativa di questo adempimento risale al D.L. 78/2010 (art. 13, comma 6, lett. c, convertito con modifiche dalla L.122/2010), che ha stabilito l’obbligo per i titolari di prestazioni collegate al reddito di comunicare all’ente pensionistico i dati reddituali rilevanti qualora tali redditi non siano già stati integralmente dichiarati al Fisco.

In sostanza, se un pensionato percepisce una prestazione legata al reddito deve ogni anno “fare il modello RED”, salvo che abbia già comunicato tutti i suoi redditi all’Agenzia delle Entrate attraverso la normale dichiarazione dei redditi (situazione in cui l’INPS può acquisire quei dati automaticamente, come vedremo).

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