Come avere l’indennità di frequenza
Ti spiego in questo articolo cosa è necessario fare per avere il riconoscimento dell'indennità di frequenza. Tutta la procedura, passo dopo passo.
Quando in casa c’è un bambino che deve fare i conti con una disabilità, ogni giornata diventa un piccolo slalom tra terapie, appuntamenti specialistici, lezioni scolastiche da adattare e inevitabili costi extra che pesano sul bilancio familiare.
Fin dal 1990, cioè da quando la legge n. 289 ha istituito l’indennità di frequenza, lo Stato prova a mettere una rete di protezione economica proprio in questi passaggi: un assegno mensile che, senza pretese di risolvere tutto, aiuta le famiglie a sostenere le spese legate all’inserimento scolastico o riabilitativo dei figli sotto i diciotto anni.
Nel corso del tempo la misura si è evoluta, allargando le maglie a un ventaglio sempre più ampio di disturbi dell’età evolutiva, fino a includere – grazie anche alle sentenze e alle circolari INPS – i bambini dell’asilo nido, i ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento in forma grave e, più in generale, tutti i minori con “difficoltà persistenti” a svolgere le normali attività della loro età.
Oggi, con gli importi rivalutati a circa 336 euro al mese per il 2025 e limiti di reddito personale che restano molto bassi (5.771 euro annui), l’indennità di frequenza rappresenta forse la prestazione più “leggera” tra quelle destinate alla disabilità, ma anche la più diffusa: accompagna il percorso scolastico e terapeutico di decine di migliaia di ragazzi, si attiva non appena la scuola o il centro riabilitativo certificano la frequenza e copre – di norma – i nove mesi dell’anno scolastico, con possibilità di arrivare a dodici se il minore segue attività continuative per tutto l’anno.
Per ottenerla occorre però districarsi in un iter che parte dal certificato medico introduttivo e passa per la commissione medico-legale, la consegna puntuale del verbale INPS e, soprattutto, la prova documentale della frequenza: un percorso a ostacoli che può durare qualche mese, ma che alla fine garantisce anche gli arretrati dal primo mese utile.
Nelle pagine che seguono trovi una guida passo per passo – basata solo su fonti normative e circolari aggiornate al 2025 – che spiega in modo semplice e senza gergo burocratico cos’è l’indennità di frequenza, a chi spetta, quali requisiti servono, quale importo ci si può aspettare, come presentare la domanda e quali documenti sanitari conviene preparare per non incappare in rallentamenti.
L’obiettivo è offrire ai genitori una mappa chiara per orientarsi tra regole, moduli online e visite di accertamento, trasformando un diritto in un sostegno concreto, capace di alleggerire – almeno sul piano economico – il percorso di cura e di crescita dei propri figli.
Ecco cosa troverai in questo contenuto.
Introduzione
Cos’è l’indennità di frequenza
2.1 Origine normativa
2.2 Differenze rispetto ad altre prestazioni assistenziali
Destinatari
3.1 Età, cittadinanza, residenza
3.2 Ordine delle categorie aventi diritto
Requisiti per il riconoscimento
4.1 Requisiti sanitari: “difficoltà persistenti” e ipoacusia > 60 dB
4.2 Requisito di frequenza scolastica o riabilitativa
4.3 Limite di reddito personale (soglia 2025)
4.4 Incompatibilità con altre indennità e casi di sospensione
Importo dell’indennità
5.1 Importo mensile aggiornato al 2025
5.2 Numero di mensilità erogabili: nove o dodici casi particolari
Procedura per ottenere l’indennità
6.1 Certificato medico introduttivo telematico
6.2 Presentazione della domanda INPS online
6.3 Visita presso la commissione medico-legale e rilascio del verbale
6.4 Domanda economica e verifica dei requisiti amministrativi
6.5 Certificato annuale di frequenza e modello ICRIC
Documentazione sanitaria necessaria
7.1 Documenti obbligatori e facoltativi
7.2 Esempi di referti utili per patologie neuro-psico-motorie, DSA, ipoacusia
Tempi di istruttoria e pagamento
8.1 Tempistica media tra domanda e visita
8.2 Decorrenza della prestazione e liquidazione degli arretrati
Riferimenti normativi e di prassi
9.1 Leggi e sentenze principali
9.2 Circolari e messaggi INPS più recenti
Cos’è l’indennità di frequenza?
L’indennità di frequenza è una prestazione economica mensile, erogata dall’INPS su domanda, che ha lo scopo di favorire l’inserimento scolastico e sociale dei minori con disabilità fino ai 18 anni.
È dunque un assegno pensato per sostenere i bambini e ragazzi con difficoltà legate a una disabilità nelle spese e nelle esigenze connesse alla frequenza di scuola, terapie o altri corsi utili al loro sviluppo.
Questa prestazione è stata istituita dalla legge 11 ottobre 1990 n. 289 e fin dall’origine è rivolta ai minorenni invalidi, distinguendosi da altre misure come l’indennità di accompagnamento che spetta invece per le situazioni di disabilità più gravi.
Non si tratta di un aiuto universale per tutti i minori disabili, ma solo per coloro che soddisfano specifici requisiti di legge (sanitari e di frequenza, oltre che amministrativi).
L’indennità di frequenza non è cumulabile con altre analoghe prestazioni: ad esempio non può essere percepita insieme all’indennità di accompagnamento né all’indennità di comunicazione per sordi, e non viene riconosciuta durante periodi di ricovero a carico dello Stato o di interruzione della frequenza.
In caso di sospensione della frequenza (ad esempio per un lungo ricovero ospedaliero), il beneficio viene infatti sospeso, perché strettamente legato alla partecipazione attiva del minore a percorsi educativi o riabilitativi.