Invalidità e Diritti | Disabilità e Caregiver

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Come cambia l’assegno ordinario rispetto all’età?

Come cambia l’assegno ordinario rispetto all’età?

Vediamo se e come cambia l'importo dell'assegno ordinario rispetto all'età. Ovvero se ci sono differenze tra chi lo riceve prima o dopo i 57 anni.

Luciano Trapanese
giu 05, 2025
∙ A pagamento
6

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Come cambia l’assegno ordinario rispetto all’età?
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L’assegno ordinario di invalidità è il principale strumento previdenziale con cui l’INPS garantisce un reddito a chi, pur non avendo ancora l’età per la pensione di vecchiaia, vede ridursi in modo importante e permanente la propria capacità lavorativa.

Nelle prossime righe analizzeremo in modo chiaro e completo che cos’è questa prestazione, a chi spetta, quali requisiti sanitari e contributivi occorre dimostrare, perché la legge parla di invalidità “specifica” e come viene accertata.

Spiegheremo inoltre il meccanismo dei rinnovi triennali e, soprattutto, illustreremo come l’importo dell’assegno varia (o resta invariato sotto i 57 anni) al crescere dell’età, con esempi pratici per lavoratori di 45, 50, 55 e 60 anni che abbiano vent’anni di contributi e una retribuzione media di 1.500 euro mensili.

Un percorso divulgativo ma rigoroso, basato su norme e circolari aggiornate al 2025, utile per capire davvero cosa aspettarsi quando un’invalidità importante interrompe – o riduce drasticamente – la continuità del lavoro.

Ecco cosa troverai in questo contenuto.

  • Che cos’è l’assegno ordinario di invalidità

    • natura previdenziale, differenze con l’assegno di invalidità civile

  • Destinatari
    2.1 Lavoratori dipendenti privati e autonomi
    2.2 Iscritti alla Gestione Separata
    2.3 Estensione progressiva ai neo-assunti del pubblico impiego

  • Requisiti di accesso
    3.1 Requisito sanitario: perdita permanente di oltre due terzi della capacità lavorativa
    3.2 Requisito contributivo: 5 anni totali di contributi, di cui 3 negli ultimi 5
    3.3 Incompatibilità con altre prestazioni (rendite INAIL, assegno di invalidità civile)

  • Invalidità specifica e sue motivazioni

    • differenza con l’invalidità civile “generica”

    • centralità del profilo professionale individuale

  • Procedura di accertamento

    • domanda all’INPS e visita della commissione medico-legale

  • Durata e rinnovi
    6.1 Prima concessione triennale
    6.2 Due rinnovi possibili e trasformazione a definitivo dopo il sesto anno

  • Calcolo dell’importo
    7.1 Regole retributive e contributive
    7.2 Coefficienti di trasformazione legati all’età
    7.3 Eventuale integrazione al minimo per periodi ante-1996

  • Evoluzione con l’età

    • crescita progressiva dell’importo

    • contributi figurativi maturati durante la prestazione

  • Trasformazione in pensione di vecchiaia

    • automatica a 67 anni se presenti i requisiti ordinari

    • garanzia dell’importo non inferiore all’assegno percepito

  • Funzione sociale dell’assegno ordinario

    • tutela economica ponte fra attività lavorativa e pensione di vecchiaia

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Cos’è l’assegno ordinario?

L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione economica erogata dall’INPS ai lavoratori che, a causa di problemi di salute, abbiano subito una riduzione permanente della capacità di lavoro superiore ai due terzi.

In altre parole, è un assegno mensile che spetta a chi non è più in grado di lavorare come prima, pur non essendo totalmente inabile. Si tratta di un beneficio previdenziale (cioè legato ai contributi versati) introdotto dalla legge n. 222/1984.

Da non confondere con l’assegno di invalidità civile previsto dalla legge n. 118/1971, che è invece assistenziale e dipende dal reddito personale: l’assegno ordinario INPS richiede i contributi e una valutazione medico-legale, e non è reversibile ai familiari superstiti (se il titolare viene a mancare, i familiari potranno semmai ottenere la pensione di reversibilità secondo le regole generali).

In sostanza, l’assegno ordinario è un sostegno “anticipato” verso la pensione per chi, nel corso della vita lavorativa, subisce un’invalidità lavorativa parziale importante.

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