Invalidità e Diritti | Disabilità e Caregiver

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Come evitare abusi con i permessi 104: sentenze ed esempi

Come evitare abusi con i permessi 104: sentenze ed esempi

Ti spiego partendo da una recente sentenza della Cassazione come evitare abusi nella fruizione dei permessi 104. Cinque esempi da seguire e cinque da evitare. La giornata tipo di un caregiver.

Luciano Trapanese
dic 12, 2024
∙ A pagamento
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Come evitare abusi con i permessi 104: sentenze ed esempi
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Ti spiego in modo semplice una recente decisione della Corte di Cassazione (Sezione Lavoro, ordinanza n. 7306 del 13 marzo 2023). Riguarda i permessi previsti dalla Legge n. 104 del 1992, concessi ai lavoratori per assistere familiari con disabilità grave.

Si tratta di una sentenza importante perché chiarisce quali siano i limiti e la corretta fruizione dei permessi: secondo i giudici della Cassazione, non è necessario dedicare ogni singolo minuto del permesso all’assistenza diretta del disabile; l’importante è che il tempo nel suo complesso sia principalmente utilizzato per quella finalità.

La decisione dell’Alta Corte aiuta comprendere come, chi usufruisce dei permessi, può avere brevi momenti di riposo o di gestione di attività personali, purché non venga tradito lo scopo principale del beneficio.

Per maggiore chiarezza ho aggiunto, cinque esempi pratici di fruizione dei permessi legge 104 che, anche in base a questa ordinanza della Cassazione, possono essere ammessi. E altri cinque, in cui invece si rischia di subire sanzioni che possono arrivare anche al licenziamento per giusta causa.

L’articolo termina con la descrizione dettagliata di una giornata tipo per chi fruisce dei permessi legge 104 e vuole essere perfettamente in regola con quanto ha disposto la normativa. In pratica per essere al sicuro anche nel caso di eventuali, e non infrequenti, controlli.

Questo contenuto potrebbe essere utile a quanti stanno utilizzando il beneficio per assistere un familiare con disabilità grave e non vogliono correre il rischio di commettere abusi.

Ecco cosa troverai in questo articolo:

  • Il caso in breve

    • Sintesi della vicenda: licenziamento di un lavoratore accusato di uso scorretto dei permessi Legge 104/92.

    • Attività contestata: momenti di pausa (lettura di un libro in un parco) durante i giorni di permesso.

  • Cosa prevede la Legge 104/1992

    • Descrizione dei permessi (art. 33, comma 3): tre giorni al mese retribuiti per assistere familiari con disabilità grave.

    • Finalità: garantire un sostegno concreto alla persona disabile e favorire la solidarietà familiare.

  • Il percorso giudiziario

    • Primo grado e Appello: riconoscimento della legittimità del comportamento del lavoratore.

    • Motivo: l’assistenza è stata prevalentemente garantita, con limitate pause non lesive del diritto del disabile.

    • Principi costituzionali richiamati: salute (art. 32 Cost.) e solidarietà familiare (art. 2 Cost.).

  • La decisione della Cassazione

    • Conferma della sentenza di Appello.

    • Chiarimento: il permesso non impone una cura minuto per minuto, ma un utilizzo coerente con le finalità assistenziali.

  • Le motivazioni della Cassazione

    • Il permesso è uno strumento per favorire l’assistenza domiciliare ai disabili gravi.

    • È legittimo, oltre alle attività di cura diretta, avere brevi pause per il benessere del lavoratore.

    • Abuso se l’attività è sistematicamente estranea all’assistenza (es. vacanze, shopping personale, lavori non correlati).

  • Conseguenze pratiche della sentenza

    • Rassicurazione per i caregiver: brevi interruzioni non compromettono la legittimità dei permessi.

    • Se le necessità del disabile sono soddisfatte, non si richiede un’assistenza ininterrotta.

    • Abuso conclamato in caso di distacco completo dalla finalità assistenziale.

  • Riferimenti normativi e precedenti sentenze

    • Legge n. 104/1992 (art. 33, comma 3) e successive modifiche (L. 53/2000, L. 183/2010).

    • Richiamo a pronunce della Cassazione sulla stessa materia.

  • Esempi pratici

    • Esempi di corretto utilizzo dei permessi (acquisto ausili, visite mediche, brevi pause nelle vicinanze).

    • Esempi di utilizzo abusivo (vacanze, shopping personale privo di legame con la cura, lontananza prolungata).

  • Giornata tipo del caregiver

    • Modello di organizzazione del tempo: prevalenza di attività legate all’assistenza, con brevi intervalli consentiti.

    • Coordinamento con altri familiari, contatti con medici, acquisto prodotti necessari, momenti di riposo brevi e non fuorvianti.

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Il caso in breve

Un lavoratore era stato licenziato dalla sua azienda (OMISSIS Spa), perché secondo la società egli aveva usato i permessi della Legge 104/92 in modo scorretto: invece di assistere costantemente i genitori disabili, in alcuni momenti era stato visto fare altre attività, come leggere un libro in un giardino pubblico.

Cosa prevede la Legge 104/1992

La Legge n. 104 del 1992, all’articolo 33, comma 3, concede ai lavoratori dipendenti che assistono una persona con grave disabilità il diritto a tre giorni di permesso retribuito al mese.

I permessi servono per consentire di occuparsi delle necessità della persona disabile (come accompagnarla dal medico, comprare dispositivi sanitari, aiutarla in casa e così via), agevolando così la cura familiare e sostenendo la solidarietà tra generazioni.

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