Invalidità e Diritti | Disabilità e Caregiver

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Come funziona la visita per l’assegno ordinario di invalidità

Come funziona la visita per l’assegno ordinario di invalidità

Ti spiego in questo articolo come funziona la visita per l'assegno ordinario di invalidità. Cosa devi dimostrare, con quali documenti e cosa dire alla commissione medico legale.

Luciano Trapanese
dic 16, 2024
∙ A pagamento
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Come funziona la visita per l’assegno ordinario di invalidità
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Spesso a proposito dell’assegno ordinario di invalidità si ricorda che la riduzione della capacità di lavoro non deve essere generica, ma riferita alle “occupazioni confacenti”. Per semplificare si dice spesso che l’invalidità per avere diritto all’AOI, deve essere specifica.

Tecnicamente non è proprio così. Ti spiego perché. C’è infatti una differenza sostanziale tra invalidità specifica (come viene legalmente intesa) e invalidità che riguarda le “occupazioni confacenti”.

In questo articolo, ti spiego in cosa sono diverse. È un punto di partenza fondamentale per passare all’argomento principale: come funziona la visita per l’assegno ordinario di invalidità.

Ovvero, cosa accerta la commissione, quali sono gli aspetti da verificare con attenzione quando si presenta la documentazione e come e cosa rispondere durante l’esame medico per l’assegnazione del beneficio previdenziale.

Ecco cosa troverai in questo articolo:

  • Cos’è l’assegno ordinario di invalidità: scopri il criterio intermedio fra invalidità civile e specifica, per capire come la Legge 222/1984 tutela la tua capacità lavorativa reale.

  • La normativa di riferimento: comprendi in modo semplice l’articolo di legge chiave, così da conoscere con esattezza i tuoi diritti e i requisiti necessari.

  • Come richiedere l’AOI: una guida pratica e diretta ai passi per presentare domanda all’INPS, evitando errori e ritardi.

  • La visita medico-legale dell’INPS: scopri cosa succede durante la visita, come prepararti e quali documenti portare per essere credibile e chiaro.

  • Occupazioni confacenti alle tue attitudini: capisci in che modo le tue competenze, esperienze e formazione influenzano il giudizio sulla tua capacità di lavorare, e non fermarti alla singola mansione che non puoi più svolgere.

  • Esempi concreti: un caso pratico (come quello del muratore) per rendere immediata la comprensione di come la Commissione INPS valuta le tue possibilità di ricollocarti in nuove attività.

  • Documentazione medica per l’AOI: scopri quali referti e attestazioni possono fare la differenza, dimostrando la reale incidenza delle tue patologie sul lavoro.

  • Come presentarti alla commissione: strategie e consigli per mostrare efficacemente i tuoi limiti senza eccedere, raccontando la verità dei fatti in modo ordinato, professionale e convincente.

  • Il ruolo dell’invalidità civile >67%: comprendi perché avere un’invalidità civile elevata può sostenere la tua richiesta, ma non basta da sola: devi dimostrare l’impatto pratico sulla tua vita lavorativa.

  • Cosa l’AOI non è: un chiarimento finale per evitare fraintendimenti, capire limiti e confini della prestazione e affrontare il percorso con consapevolezza.

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Cos’è l’assegno ordinario di invalidità

L’assegno ordinario di invalidità (disciplinato dalla Legge 12 giugno 1984, n. 222) è una prestazione previdenziale erogata dall’INPS ai lavoratori che, a causa di infermità o difetti fisici o mentali, subiscano una riduzione permanente della capacità lavorativa a meno di un terzo (67%).

È una misura diversa dall’invalidità civile, poiché fondata su requisiti assicurativi e contributivi e punta a valutare la capacità di lavoro, non solo lo stato di salute in astratto.

Norma di riferimento (Legge 222/1984):
L’art. 1 della L. 222/1984 stabilisce:

“Si considera invalido, ai fini del conseguimento dell’assegno ordinario di invalidità, l’assicurato la cui capacità di lavoro, in occupazioni confacenti alle sue attitudini, risulti ridotta in modo permanente a meno di un terzo a causa di infermità o difetto fisico o mentale.”

La norma non fa quindi riferimento né ad una semplice invalidità “generica” (non si considera la capacità di svolgere qualsiasi lavoro, anche del tutto estraneo all’esperienza dell’assicurato) né ad una pura “invalidità specifica” (utilizzata per determinati contesti assicurativi privati) limitata solo alla singola mansione svolta prima dell’evento invalidante.

Piuttosto, la legge adotta un criterio intermedio: la persona viene valutata alla luce di un insieme di possibili attività lavorative confacenti alle sue attitudini, tenendo conto delle competenze, dell’esperienza, della formazione, dell’età e di altri elementi che ne definiscono il profilo professionale.

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