Come prepararsi per la visita di invalidità (Guida dettagliata 2025)
Quella che stai per leggere è una guida dettagliata su come prepararsi per la visita medica, in presenza o a distanza, per il riconoscimento dell’invalidità civile o della disabilità. Una guida che può essere utile anche a chi è chiamato ad affrontare l’accertamento medico legale per la revisione.
Ti spiego con dovizia di particolari a cosa bisogna prestare attenzione, come presentare una documentazione medica il più possibile completa, cosa dire ai professionisti che dovranno valutarti e quali sono i comportamenti più appropriati.
Ma anche se e quando può essere consigliabile farsi accompagnare da un medico di fiducia.
Nella prima parte ti spiego nei dettagli cos’è l’invalidità civile, come viene definita la legge 104.
Mi sono soffermato nell’ultima parte anche su come funziona il nuovo accertamento per l’invalidità, per ora attivo solo in alcune province della Penisola e che sarà gradualmente esteso a livello nazionale prima di essere implementato ovunque entro il 2027.
Una guida che spero possa essere utile e che potrebbe aiutarti ad affrontare nel migliore dei modi la “prova” della commissione medico legale.
Ecco cosa troverai in questo contenuto.
Nozione generale di invalidità civile
Origine del termine e distinzione da altre forme di invalidità (per lavoro, guerra, servizio)
Riferimenti normativi di base (Legge 30 marzo 1971 n. 118)
Criteri di valutazione e fasce di età
Percentuale di invalidità e riduzione della capacità lavorativa
Regole speciali per minori di 18 anni (valutazione delle attività quotidiane)
Regole speciali per over 65/67 anni (criteri simili a quelli per i minori)
Diverse soglie e relativi benefici
Sotto il 33%: nessun riconoscimento di invalidità
Dal 34%: status di invalido civile e prime agevolazioni
Dal 46%: collocamento mirato (categorie protette L.68/1999)
Dal 67% (2/3): ulteriori esenzioni e benefici regionali
Dal 74%: assegno mensile (limiti di reddito)
100%: pensione di inabilità (limiti di reddito) e, se necessario, indennità di accompagnamento (senza limiti di reddito)
Differenza tra invalidità civile e handicap (Legge 104/1992)
Invalidità: percentuale di riduzione della capacità lavorativa
Handicap: difficoltà di integrazione sociale, bisogno di supporto (art.3 L.104)
Requisiti sanitari e amministrativi
Tabella medico-legale (D.M. 5 febbraio 1992) per determinare la percentuale
Condizioni di residenza e cittadinanza (equiparazione di cittadini UE ed extra-UE con permesso)
Cause escluse (infortuni sul lavoro, servizio militare, guerra) coperte da altri enti
Procedura di accertamento
Certificato medico introduttivo (medico di famiglia o specialista)
Domanda telematica all’INPS (fai-da-te o tramite Patronato)
Convocazione e svolgimento della visita medica (Commissione integrata ASL–INPS)
Emissione del verbale con percentuale di invalidità
Benefici economici e condizioni di erogazione
Assegno mensile (invalidi civili 74%-99% con determinati requisiti di reddito ed età)
Pensione di inabilità (100%) e indennità di accompagnamento
Compatibilità/incompatibilità con altre prestazioni
Valutazione delle patologie principali
Criteri specifici per cardiopatie, insufficienze renali, malattie respiratorie
Diabete, patologie oncologiche, disturbi intestinali e malattie neurologiche/psichiatriche
Importanza della documentazione specialistica
Nuova procedura sperimentale dal 2025
Province pilota e novità (certificato medico = domanda, Commissione INPS unica)
Obiettivi di semplificazione e unificazione degli accertamenti
Prospettive di estensione nazionale entro il 2027
Riferimenti normativi e circolari di supporto
Principali leggi e decreti (L.118/1971, L.104/1992, L.68/1999, D.M. 5/2/1992, riforma disabilità 2024-2025, circolari INPS)
Indicazioni operative e scadenze della sperimentazione in corso
Definizione di invalidità civile
In Italia l’invalidità civile identifica una condizione di disabilità non dipendente da cause di lavoro, di guerra o di servizio (cioè “civile” in quanto distinta da infortuni sul lavoro o eventi bellici).
La definizione giuridica risale alla Legge 30 marzo 1971 n. 118, che considera mutilati e invalidi civili i cittadini affetti da menomazioni fisiche, psichiche o sensoriali, congenite o acquisite, che abbiano causato un danno permanente con riduzione della capacità lavorativa di almeno un terzo (33%).
Minori di 18 anni: non svolgendo attività lavorativa, sono considerati invalidi civili se presentano difficoltà persistenti nello svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età. In pratica, il criterio è la limitazione nelle normali attività quotidiane per un bambino/ragazzo.
Over 65 anni: per gli ultrasessantacinquenni (oggi di fatto over 67, adeguando all’età pensionabile attuale) vale un criterio simile a quello dei minori. Ai fini assistenziali, si considerano invalidi civili gli anziani con difficoltà persistenti a svolgere le attività tipiche della loro età.
In sintesi, l’invalidità civile misura quanto una condizione di salute riduce l’autonomia o la capacità lavorativa di una persona (se in età da lavoro). La valutazione avviene in percentuale: un invalido al 100% è totalmente inabile al lavoro, mentre percentuali minori indicano inabilità parziale.
Questa percentuale è determinata attraverso tabelle medico-legali nazionali (mai aggiornate dal D.M. 5 febbraio 1992) che associano ad ogni patologia un punteggio o un intervallo percentuale di invalidità.
Ad esempio, la perdita totale della vista comporta il 100% di invalidità, una sordità grave idem, mentre una patologia più lieve (es. ipotiroidismo lieve) comporta percentuali più basse.
Importante: l’invalidità civile non coincide automaticamente con lo stato di handicap definito dalla Legge 104/1992. Sono accertamenti diversi (anche se collegati): l’invalidità esprime una percentuale di riduzione della capacità lavorativa, mentre l’handicap (Legge 104) riguarda le difficoltà di integrazione sociale e i bisogni di supporto (ad esempio l’handicap grave ex art.3 comma 3 L.104 dà diritto a benefici specifici). Oggi, come vedremo, le procedure tendono a unificare le visite, ma i riconoscimenti restano distinti: uno stesso soggetto può avere una percentuale di invalidità civile e anche una certificazione di handicap.