Invalidità e Diritti | Disabilità e Caregiver

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Detrazioni assegno ordinario e stipendio: quanto prendo?
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Detrazioni assegno ordinario e stipendio: quanto prendo?

Due domande che si pongono spesso i cittadini ai quali è stato riconosciuto l'assegno ordinario: come funzionano le detrazioni, quanto prendo effettivamente di stipendio? Te le spiego con esempi.

Luciano Trapanese
giu 14, 2025
∙ A pagamento
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Quando si scopre di poter richiedere l’assegno ordinario di invalidità la tentazione è fare subito i conti: «Quanto mi entra in tasca ogni mese? E quante tasse dovrò restituire dopo il conguaglio?».

In fondo è questo il nodo che decide la convenienza reale dell’AOI: non l’importo lordo scritto nel decreto INPS, ma il netto che si somma allo stipendio, sottratte riduzioni di cumulo e ritenute fiscali.

La guida che segue parte proprio da qui: mette in secondo piano la teoria dell’invalidità e si concentra invece sul risultato concreto in busta paga, spiegando passo dopo passo come le detrazioni IRPEF, le soglie di no-tax area e i tagli previsti per chi continua a lavorare trasformano l’assegno lordo in euro spendibili ogni mese.

Scorri le simulazioni: vedrai come cambia il netto se oggi porti a casa 1.000, 1.500, 2.000 o 2.500 euro, quali percentuali di riduzione scattano sopra i 31mila o i 39mila euro di reddito annuo, quanta IRPEF può azzerarsi grazie alle detrazioni da pensione, quanta invece rischia di tornare indietro a fine anno se stipendio e assegno “doppiano” gli sconti d’imposta.

In altre parole, questa non è una semplice scheda sull’AOI: è un manuale di calcolo del netto, pensato per chi vuole sapere subito quale sarà lo stipendio complessivo – lavoro più assegno – che potrà realmente contare in tasca, mese dopo mese e dopo il conguaglio finale.

Ecco cosa trovi in questo contenuto.

  • Assegno ordinario di invalidità: definizione e natura giuridica
    1.1 Inquadramento normativo (legge 222/1984)
    1.2 Differenza tra tutela previdenziale e assistenziale
    1.3 Modalità di calcolo (sistemi retributivo / contributivo)

  • Durata e rinnovi dell’AOI
    2.1 Primo riconoscimento triennale
    2.2 Procedure di rinnovo e trasformazione in trattamento definitivo
    2.3 Passaggio automatico a pensione di vecchiaia

  • Destinatari e requisiti
    3.1 Platea assicurata (dipendenti privati, autonomi, Gestione Separata)
    3.2 Requisito sanitario: riduzione specifica della capacità lavorativa
    3.3 Requisito contributivo: 5 anni di versamenti, di cui 3 negli ultimi 5

  • Invalidità specifica vs invalidità civile
    4.1 Concetto di capacità lavorativa “in occupazioni confacenti”
    4.2 Implicazioni pratiche nella valutazione medico-legale

  • Compatibilità con l’attività lavorativa
    5.1 Possibilità di continuare a lavorare
    5.2 AOI e aggravamento di patologie preesistenti

  • Regime fiscale dell’assegno
    6.1 Tassazione IRPEF e detrazioni da pensione
    6.2 No-tax area e dichiarazione dei redditi

  • Cumulo con redditi da lavoro e relative riduzioni
    7.1 Soglie di reddito e tagli del 25% / 50%
    7.2 Trattenuta sulla quota eccedente il minimo (dipendenti / autonomi)
    7.3 Esclusione delle riduzioni al raggiungimento dei 40 anni di contribuzione

  • Integrazione al trattamento minimo
    8.1 Condizioni reddituali personali e coniugali
    8.2 Importo minimo garantito

  • Simulazioni di impatto economico
    9.1 Stipendio netto 1.000 €
    9.2 Stipendio netto 1.500 €
    9.3 Stipendio netto 2.000 €
    9.4 Stipendio netto 2.500 €

  • Fonti normative, circolari INPS e riferimenti fiscali
    10.1 Leggi e articoli chiave
    10.2 Circolari e messaggi di prassi
    10.3 Disposizioni fiscali del TUIR

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Cos’è l’assegno ordinario?

L’assegno ordinario di invalidità (AOI) è una prestazione economica erogata dall’INPS ai lavoratori assicurati che abbiano subito una significativa riduzione della capacità lavorativa a causa di infermità o difetti fisici/mentali.

In base alla normativa vigente (art. 1, legge 12 giugno 1984 n. 222), si considera invalido ai fini dell’assegno ordinario l’assicurato la cui capacità di lavoro, in occupazioni confacenti alle sue attitudini, sia permanentemente ridotta a meno di un terzo.

È, dunque, è una tutela previdenziale (non assistenziale) rivolta a chi, pur non essendo totalmente inabile, non è più in grado di lavorare come prima a causa di problemi di salute.

Proprio perché è una prestazione previdenziale legata ai contributi versati, l’AOI si calcola secondo le stesse regole della pensione (sistema retributivo/contributivo in base all’anzianità contributiva) e consiste in un importo mensile erogato in 13 mensilità l’anno, proprio come una pensione.

Dal punto di vista della durata, l’assegno ordinario ha carattere temporaneo: viene riconosciuto inizialmente per tre anni, dopodiché occorre presentare domanda di rinnovo sottoponendosi a visita medica INPS.

Se permangono le condizioni, l’assegno è rinnovato per un altro triennio, e così via. Dopo tre conferme consecutive (cioè dopo circa 6 anni, comprendendo il primo riconoscimento e due rinnovi) l’assegno diventa definitivo (permanente), fermo restando che l’INPS può comunque effettuare controlli successivi per verificare il persistere dello stato invalidante.

L’assegno ordinario non è reversibile ai superstiti (in caso di decesso, ai familiari spetta eventualmente una pensione indiretta secondo le regole ordinarie).

Al compimento dell’età pensionabile di vecchiaia (67 anni nel 2025), l’assegno ordinario si trasforma automaticamente in pensione di vecchiaia ordinaria, a condizione che risultino soddisfatti i requisiti contributivi previsti.

L’assegno ordinario non va confuso con la pensione di invalidità civile. Quest’ultima è una prestazione assistenziale (legge 118/1971) legata a una “invalidità civile” riconosciuta in misura percentuale (ad esempio 74%, 100%) e con limiti di reddito personali, ed è esente da imposte.

L’assegno ordinario, invece, è una prestazione previdenziale legata ai contributi lavorativi e viene assoggettato a tassazione IRPEF come i redditi da lavoro o da pensione (approfondiremo più avanti la questione fiscale).

In sintesi, l’AOI è una forma di pensione anticipata per invalidità parziale, pensata per dare un sostegno economico a chi non può più guadagnare come prima, pur restando – se vuole – nel mondo del lavoro.

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