Invalidità e Diritti | Disabilità e Caregiver

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Invalidità civile con patologie psichiche o mentali

Invalidità civile con patologie psichiche o mentali

Ti spiego in questo articolo quali sono i criteri usati dalle commissioni per la valutazione dei disturbi psichici e mentali. Ma anche la documentazione necessaria e le percentuali di invalidità.

Luciano Trapanese
nov 25, 2024
∙ A pagamento
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Invalidità civile con patologie psichiche o mentali
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Per chi ha intenzione di chiedere il riconoscimento dell’invalidità civile a causa di patologie psichiche o mentali, è opportuno conoscere come funzionano i criteri di valutazione dell’INPS.

Ma non solo. Infatti ti spiego anche quali sono le documentazioni mediche necessarie per avere maggiori possibilità di un giudizio corretto e aderente alle condizioni di salute della persona che ne fa richiesta.

L’INPS ha diffuso delle linee guida per le commissioni. Si tratta di un testo che consiglia e a volte impone i criteri che devono essere utilizzati per l’accertamento dell’invalidità.

Ho provato a semplificarli per renderli accessibili anche a persone che non hanno specifiche competenze mediche.

Nell’articolo ti ho anche fornito di tre esempi. Sono riferite ad altrettante patologie che rientrano nell’ambito dei disturbi mentali e psichici: la schizofrenia, la depressione maggiore e l’anoressia nervosa.

Nell’articolo trovi anche la tabella con tutte le patologie e le percentuali di invalidità che sono state assegnate.

E infine c’è un resoconto che ti ricorda quali sono le agevolazioni e i benefici connessi alle singole percentuali di invalidità riconosciuta.

L’articolo inizia con un breve vademecum che può essere utile per decifrare con chiarezza le tabelle ministeriali.

Prima di iniziare è necessario un piccolo chiarimento. I termini "patologie psichiche" e "patologie mentali" sono spesso utilizzati come sinonimi per indicare disturbi che influenzano la sfera cognitiva, emotiva e comportamentale di una persona. Entrambi si riferiscono a condizioni che possono compromettere il funzionamento quotidiano e il benessere della persona.

Ma ci sono delle differenze (anche se molto sottili).

Patologie psichiche:

  • Il termine "psichico" deriva dal greco "psyché", che significa "anima" o "mente".

  • Si riferisce a disturbi che coinvolgono processi mentali, emozioni e comportamenti.

  • Esempi: depressione, ansia, schizofrenia.

Patologie mentali:

  • "Mentale" si riferisce alla mente o alle funzioni cognitive.

  • Indica disturbi che influenzano il pensiero, l'umore e il comportamento.

  • Esempi: disturbo bipolare, disturbo ossessivo-compulsivo, disturbi dell'alimentazione.

In pratica, non esiste una distinzione significativa tra i due termini; entrambi descrivono condizioni che alterano il normale funzionamento mentale e comportamentale. La scelta tra "psichico" e "mentale" può dipendere dal contesto o dalla preferenza terminologica, ma il significato rimane sostanzialmente lo stesso.

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Criteri INPS per il riconoscimento dell'invalidità civile

Partiamo quindi da una conoscenza di base. Serve a comprendere come funziona genericamente la valutazione dell’INPS, come vanno “interpretate” le tabelle ministeriali e come funziona quando si hanno menomazioni o patologie multiple.

Un piccolo “riassunto”, necessario per capire fino in fondo anche i criteri che le commissioni utilizzano per assegnare delle percentuali di invalidità a chi soffre di disturbi psichici o mentali.

Per il riconoscimento dell'invalidità civile, l’INPS utilizza una tabella di riferimento che associa a ciascuna menomazione una percentuale di invalidità.

La percentuale esprime la riduzione della capacità lavorativa generica. 

La tabella include sia percentuali fisse per alcune infermità, sia fasce di invalidità per altre, definite in base a classi funzionali con criteri clinici. 

Per le infermità non incluse nella tabella, la valutazione avviene in via analogica indiretta o per equivalenza (con il confronto cioè con patologie che hanno conseguenze simili).

Nel caso di infermità plurime:

  • Per infermità coesistenti (che interessano organi e apparati funzionalmente distinti), si applica la formula di Balthazard per calcolare l'invalidità totale finale.

  • Per infermità concorrenti (che interessano lo stesso organo o apparato), si applica una formula che individua una percentuale intermedia tra la sommatoria delle singole invalidità e il risultato della formula riduzionistica proporzionale.

La valutazione dell'invalidità non considera:

  • Minorazioni con percentuale pari o inferiore al 10%, salvo che siano concorrenti tra loro o con altre minorazioni.

  • Invalidità derivanti da causa di guerra, servizio o lavoro, a meno che non concorrano a determinare una menomazione globale con diritto all'indennità di accompagnamento.

La verbalizzazione della visita medica INPS deve includere:

  • Dati anagrafici, documento di riconoscimento e profilo lavorativo

  • Anamnesi patologica, esame obiettivo e documentazione sanitaria

  • Diagnosi con codice ICD9-CM e classe funzionale

  • Prognosi e necessità di revisione

  • Percentuale assegnata a ciascuna menomazione

  • Motivazione di eventuali variazioni percentuali

  • Valutazione complessiva per menomazioni multiple

Luciano Trapanese è autore dell’ebook: Guida sull'Invalidità civile (tutte le agevolazioni + 50 pagine di tabelle incluse). Dagli un’occhiata, se vuoi approfondire il tema.

Criteri per le patologie psichiche o mentali

Ma in che modo vengono giudicate, ai fini dell’invalidità civile, le patologie psichiche o mentali? Cosa verifica la commissione per stabilire in questi casi la riduzione della capacità di lavoro (per chi è compreso nella fascia tra 18 e 67 anni), o le capacità residue (per gli anziani) o le abilità cognitive, linguistiche e sociali, valutando l'impatto di eventuali disabilità sul percorso educativo (per i minori)?

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Partiamo da un punto: la valutazione delle malattie mentali si basa soprattutto sul riconoscimento dei sintomi e dei disturbi comportamentali. È necessario un colloquio con il paziente, in cui si raccolgono informazioni sulla sua storia clinica e personale. L'obiettivo è identificare la malattia seguendo le linee guida stabilite dai manuali ufficiali, come il DSM-IV (utilizzato per classificare i disturbi mentali) o l'ICD-9-CM (sistema di classificazione internazionale delle malattie).

. La documentazione clinica deve includere:

  • Certificazione specialistica psichiatrica

  • Valutazione psicologica e psicodiagnostica

  • Cartelle cliniche di ricoveri psichiatrici e Pronto Soccorso

  • Provvedimenti di tutela giudiziale

  • Scala per la valutazione globale del funzionamento (VGF) - Asse V del DSM IV

Strumenti di valutazione:

  • Scala VGF: ordina in un punteggio da 0 a 100 il funzionamento psicologico, sociale e lavorativo del soggetto.

  • PANSS (Positive and Negative Syndrome Scale): per le psicosi schizofreniche, valuta i sintomi positivi, negativi e la psicopatologia generale.

  • Hamilton Rating Scale per la depressione: per le psicosi affettive, valuta la gravità della depressione.

Tabelle di riferimento

Per le psicosi schizofreniche e affettive, l'INPS utilizza tabelle specifiche per valutare le funzioni psichiche superiori, i disturbi socio-relazionali e la storia clinica del paziente. Inoltre, sono previste tabelle per:

  • Disturbi del comportamento alimentare (anoressia nervosa)

  • Disturbi di personalità

  • Disturbi psichici da danno cerebrale

  • Ritardo Mentale, valutato in base al Quoziente di Intelligenza (QI)

L'INPS si serve di diverse classi funzionali per inquadrare la gravità del disturbo psichico e la sua incidenza sulla capacità lavorativa. La valutazione finale terrà conto di tutti gli elementi clinici, diagnostici e funzionali del paziente, con l'obiettivo di fornire una valutazione individuale e non a una descrizione delle malattie senza approfondire le cause o i meccanismi di sviluppo.

Documenti necessari

Per avere una corretta valutazione delle commissioni medico legali che devono decidere sull’invalidità è sempre necessaria una documentazione completa e recente. Nel caso delle patologie psichiche e mentali, la certificazione medica deve comprendere:

  • Certificazione specialistica psichiatrica: sia storica che recente, rilasciata da una struttura pubblica o privata accreditata presso cui il cittadino è in cura.

  • Valutazione psicologica, psicometrica e psicodiagnostica: può includere test psicometrici e valutazioni psicodiagnostiche, preferibilmente effettuati in modo seriale dalla struttura che ha in carico il soggetto.

  • Cartelle cliniche di ricoveri psichiatrici e Pronto Soccorso: forniscono informazioni sulla storia clinica del paziente e sulla gravità degli episodi critici.

  • Provvedimenti di tutela giudiziale: se presenti, attestano la presenza di una condizione psichica che richiede misure di protezione.

  • Scala per la valutazione globale del funzionamento (VGF) – Asse V del DSM IV: valuta il funzionamento psicologico, sociale e lavorativo del soggetto in un punteggio da 0 a 100.

La certificazione specialistica deve essere dettagliata e descrivere in modo completo il quadro clinico del paziente, includendo diagnosi, sintomi, decorso della malattia, terapie farmacologiche e relativi livelli ematici, eventuali ricoveri e la risposta ai trattamenti.

Cone variano le percentuali di invalidità

Le percentuali di invalidità riconosciute per le patologie psichiche o mentali sono riportate nella Tabella delle percentuali di invalidità.

Variano a seconda della diagnosi e della gravità della patologia, e vengono stabilite in base a:

  • Valutazione nosologica: si concentra sulla diagnosi secondo i criteri del DSM-IV o dell'ICD9-CM.

  • Valutazione psicopatologica: si basa sulla descrizione dei sintomi e del funzionamento psichico del paziente.

  • Classi funzionali: suddividono le patologie in base al livello di deficit e alla compromissione della capacità lavorativa generica.

Alcune patologie, come la schizofrenia e le psicosi affettive, sono valutate con tabelle specifiche che considerano le funzioni psichiche superiori, i disturbi socio-relazionali e la storia clinica del paziente.

Per altre patologie, come i disturbi del comportamento alimentare, i disturbi di personalità e i disturbi da danno cerebrale, sono previste classi funzionali che tengono conto del livello di compromissione del paziente.

Il ritardo mentale è valutato in base al Quoziente di Intelligenza (QI) della persona.

La valutazione finale dell'invalidità tiene conto di tutti gli elementi clinici, diagnostici e funzionali del paziente, con l'obiettivo di fornire una valutazione individualizzata e non basata solo sulla diagnosi.

Ora ti faccio alcuni esempi pratici. Ti spiego cosa serve per una corretta valutazione della schizofrenia, della depressione maggiore e dell’anoressia nervosa.

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