La maxi guida all’indennità di frequenza
Ti spiego nei dettagli come funziona l'indennità di frequenza: procedure, requisiti, obblighi, compatibilità e incumulabilità. Tutto quello che devi sapere.
Quando in famiglia arriva una diagnosi di disabilità per un figlio, insieme al disorientamento e alle domande cliniche ne piomba subito un’altra, non meno urgente: come facciamo a sostenere le sue nuove necessità? Una delle risposte più concrete si chiama indennità di frequenza – un assegno mensile introdotto proprio per alleggerire le spese di scuola, terapie e percorsi di inclusione dei minorenni con disabilità.
Eppure, tra sigle, certificati telematici e limiti di reddito che “valgono solo se intestati al bambino”, orientarsi non è semplice: basta un referto scritto male o un modulo inviato in ritardo perché l’aiuto si perda in un labirinto di burocrazia.
Questa guida è pensata per accompagnarti passo dopo passo, ma senza rinunciare alla precisione.
Scoprirai che cosa prevede davvero la legge, chi ha diritto all’assegno, quali frequenze contano (dal nido al centro di riabilitazione), quali documenti preparare e come evitare le trappole più comuni – dall’omessa dichiarazione dei redditi del minore all’“effetto estate” che sospende i pagamenti se non ci sono attività estive certificate.
Troverai consigli pratici raccolti da patronati, medici certificatori e famiglie che questo percorso lo vivono ogni giorno, oltre ai riferimenti ufficiali per difendere i tuoi diritti se qualcosa va storto.
Saprai come far valere l’indennità anche durante un ricovero lungo, cosa fare al compimento dei diciott’anni e in che modo si incrocia (senza conflitti) con l’Assegno Unico, i bonus regionali o – nei casi più gravi – con l’indennità di accompagnamento.
Insomma, nelle pagine che seguono c’è tutto quello che serve per trasformare la norma in uno strumento concreto al servizio di tuo figlio e della tua serenità.
Prenditi qualche minuto, tieni a portata di mano il quaderno dei referti… e buona lettura: fare chiarezza sui diritti è già il primo passo per esercitarli davvero.
Ecco cosa troverai in questo contenuto.
Introduzione
– Perché esiste questa guida e che cosa ti aiuta a fare
1 | Che cos’è l’indennità di frequenza
1.1 Fondamento giuridico (legge 289/1990)
1.2 Funzionamento generale dell’assegno
2 | Finalità della prestazione e destinatari
2.1 Obiettivo di inclusione scolastica e terapeutica
2.2 A chi si rivolge (genitori e minori)
3 | Requisiti per averne diritto
3.1 Età: da 0 a 17 anni e 364 giorni
3.2 Cittadinanza e residenza stabile in Italia
3.3 Condizione sanitaria: “difficoltà persistenti” o ipoacusia > 60 dB
3.4 Reddito personale del minore sotto la soglia annua
4 | Patologie e difficoltà che possono dare accesso
4.1 Disabilità fisiche e sensoriali
4.2 Disturbi del neurosviluppo (autismo, DSA, ADHD, ecc.)
4.3 Malattie croniche o rare con effetti funzionali
5 | Dove deve avvenire la frequenza
5.1 Scuole di ogni ordine e grado, nido incluso
5.2 Centri di riabilitazione e terapie convenzionate
5.3 Corsi di formazione professionale accreditati
6 | Documenti e certificazioni necessari
6.1 Certificato medico introduttivo telematico
6.2 Verbale di invalidità civile
6.3 Certificato di frequenza dell’istituto/centro
7 | Come presentare la domanda
7.1 Canali (portale INPS, patronato/CAF)
7.2 Tempistiche: 90 giorni dal certificato medico
7.3 Iter della visita e rilascio del verbale
8 | Decorrenza, importo e aggiornamenti ISTAT
8.1 Da quando parte il pagamento
8.2 Importo base 2025 e rivalutazioni annuali
8.3 Maggiorazioni sociali eventuali
9 | Modalità di pagamento
9.1 Accredito su conto/libretto intestato al minore
9.2 Tempi di valuta e arretrati
10 | Durata, rinnovi e adempimenti periodici
10.1 Validità fino ai 18 anni
10.2 Certificato di frequenza annuale
10.3 Dichiarazioni reddituali RED
10.4 Passaggio automatico alle prestazioni per maggiorenni
11 | Limite di reddito e sue dichiarazioni
11.1 Che cosa si conta e che cosa è escluso
11.2 Come compilare il RED e quando
12 | Compatibilità e incompatibilità con altre prestazioni
12.1 Compatibile: Assegno Unico, AdI, borse di studio, pensioni ai superstiti
12.2 Incompatibile: indennità di accompagnamento, indennità sensoriali
12.3 Opzione tra prestazioni alternative
13 | Sospensione, decadenza e revoca
13.1 Ricoveri ospedalieri oltre 29 giorni
13.2 Interruzione o assenza di frequenza
13.3 Superamento del limite di reddito
13.4 Esito negativo delle revisioni sanitarie
14 | Ricorsi e tutela dei diritti
14.1 Ricorso amministrativo e/o giudiziario
14.2 Accertamento tecnico preventivo (ATP)
14.3 Ruolo di patronati e associazioni
15 | Trattamento fiscale
15.1 Esenzione totale da IRPEF
15.2 Indicazione nell’ISEE e altre dichiarazioni
16 | Confronto con indennità di accompagnamento e altre misure
16.1 Differenze di requisiti, importo e finalità
16.2 Scelta della prestazione più adatta
17 | Novità normative e di prassi (fino al 2025)
17.1 Semplificazioni digitali INPS
17.2 Riforma accertamento disabilità (D.Lgs. 62/2024)
17.3 Continuità dopo i 18 anni (messaggi INPS 2025)
18 | Contatti utili e fonti di supporto
18.1 INPS: portale, contact center, sportelli
18.2 ASL e Commissioni mediche
18.3 Patronati e CAF
18.4 Associazioni di genitori e federazioni disabili
Che cos’è l’indennità di frequenza?
L’indennità di frequenza è una prestazione economica assistenziale istituita dalla legge n. 289/1990.
Si tratta di un assegno mensile che viene riconosciuto ai minori di 18 anni con disabilità che abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età, oppure una significativa perdita uditiva, e che frequentino scuole o terapie riabilitative.
Lo scopo principale è favorire l’inserimento scolastico e sociale di questi bambini e ragazzi, aiutando le famiglie a far fronte alle maggiori spese di cura e assistenza.
Non si tratta di un sostegno automatico, ma va richiesto e viene concesso solo se il minore possiede tutti i requisiti previsti dalla legge (sia sanitari che amministrativi).
E quindi, è un aiuto pensato per garantire ai bambini con disabilità le opportunità educative e terapeutiche di cui hanno bisogno, riducendo il carico economico sulle loro famiglie.
Qual è la finalità della prestazione e a chi è rivolta?
La finalità dell’indennità di frequenza è promuovere la frequenza scolastica, formativa o riabilitativa dei minori con disabilità, così da favorirne lo sviluppo e l’inclusione sociale.
Nasce proprio per sostenere i bambini e ragazzi che, a causa di una disabilità fisica, sensoriale o intellettiva, hanno bisogno di cure o supporti speciali durante la crescita.
Il sussidio contribuisce a coprire spese come terapie, trasporti, materiale didattico speciale, ausili, o semplicemente allevia le difficoltà economiche dovute alla condizione del minore.
Come detto, l’indennità è rivolta ai minori di età, dunque bambini e adolescenti fino a 18 anni non compiuti, che presentino una documentata invalidità civile in forma lieve o moderata.
In particolare, come vedremo meglio, deve trattarsi di minori a cui sia stato riconosciuto uno stato di “minorazione con difficoltà persistenti nello svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età” oppure di minori ipoacusici (con perdita uditiva significativa).
Questo significa che la prestazione è destinata non ai casi gravissimi (che rientrano nell’indennità di accompagnamento), ma a quei bambini e ragazzi che, pur avendo disabilità o disturbi importanti, possono comunque frequentare la scuola o seguire terapie/attività formative.
L’assegno è quindi mirato a incentivare e sostenere la “frequenza” (da cui il nome) di percorsi educativi o riabilitativi da parte del minore, evitando che la disabilità e i costi connessi diventino un ostacolo alla sua partecipazione alla vita scolastica e sociale.