Stipendio massimo per evitare il taglio dell’assegno ordinario nel 2025
Ti spiego in questo articolo qual è la retribuzione massima (netta e lorda) che puoi ricevere senza incorrere nel taglio percentuale dell'assegno ordinario nel 2025.
Come sai l’assegno ordinario di invalidità è compatibile con l’attività lavorativa e la misura, che è previdenziale, non prevede un limite di reddito per averne diritto.
C’è però la decurtazione dell’assegno se si supera un determinato reddito da lavoro. Questa soglia è determinata dal trattamento minimo INPS moltiplicato per un certo numero.
In questo articolo ti spiego nel 2025 qual è l’importo massimo che puoi ricevere senza incorrere nel taglio della misura previdenziale riservata ai lavoratori e alle lavoratrici (in particolare del settore privato) per i quali è stata certificata una riduzione specifica della capacità di lavoro pari o superiore al 67%.
Ecco cosa troverai in questo testo.
1. Cos’è e a chi è destinato
Definizione dell’AOI
Differenza con l’invalidità civile
Chi può richiederlo
2. Requisiti per fare domanda
Anni di contributi necessari
Possibilità di lavorare durante l’assegno
3. Durata e rinnovo
Quando inizia l’assegno
Quanto dura e quando diventa definitivo
4. Trasformazione in pensione di vecchiaia
Cosa succede al raggiungimento dell’età pensionabile
Cosa accade in caso di morte del beneficiario
5. Come si calcola l’importo
Metodo misto di calcolo
Integrazione al trattamento minimo (in caso di assegno basso)
6. Compatibilità con il lavoro
Riduzione dell’assegno in base al reddito
Ulteriori riduzioni per chi non ha ancora 40 anni di contributi
7. Altre incompatibilità
Casi in cui l’AOI non può essere cumulato con altre prestazioni
8. Soglie di reddito 2025 per mantenere l’assegno intero
Limite di reddito per evitare tagli all’assegno
9. Tabelle riassuntive
Riduzioni sull’assegno in base al reddito
Trattenute aggiuntive per chi lavora e ha meno di 40 anni di contributi
Cos’è l’assegno ordinario di invalidità e a chi spetta?
L’assegno ordinario di invalidità (AOI) è un sostegno economico dell’INPS, riconosciuto su richiesta. Viene erogato alle persone che, a causa di problemi fisici o mentali, hanno perso in modo permanente più di due terzi della loro capacità di lavorare.
È una prestazione di tipo previdenziale. Si basa quindi sui contributi versati nel tempo, e non va confusa con l’invalidità civile, che è assistenziale. L’AOI può essere chiesto da chi è iscritto all’INPS, come:
lavoratori dipendenti (sia del settore privato sia del settore pubblico)
lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, agricoltori)
lavoratori parasubordinati (iscritti alla Gestione Separata)
Requisiti contributivi
Per fare domanda servono almeno 5 anni (260 settimane) di contribuzione, di cui 3 anni (156 settimane) versati nei 5 anni prima della richiesta. Non è obbligatorio smettere di lavorare per ottenere l’assegno.
Durata e rinnovo
Decorrenza: parte dal primo giorno del mese dopo la presentazione della domanda.
Validità: dura tre anni e può essere rinnovato. Dopo tre rinnovi consecutivi, diventa definitivo (ma può esserci comunque una visita di revisione).
Trasformazione in pensione di vecchiaia
All’età pensionabile, l’assegno diventa pensione di vecchiaia se si hanno i requisiti previsti. L’AOI non è reversibile ai superstiti. In caso di decesso, i familiari possono chiedere la pensione indiretta di reversibilità, se spettante.