Invalidità e Diritti | Disabilità e Caregiver

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Trasferimento con legge 104: cosa devi sapere

Trasferimento con legge 104: cosa devi sapere

Facciamo chiarezza su una questione rilevante: come funziona il trasferimento legge 104 per i lavoratori con disabilità e i caregiver. Le leggi, la procedura e cosa fare in caso di rifiuto.

Luciano Trapanese
dic 28, 2024
∙ A pagamento
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Trasferimento con legge 104: cosa devi sapere
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Su come funziona, chi ha diritto e quando per il trasferimento legge 104 dei lavoratori con disabilità è opportuno fare chiarezza.

Sono molti che ritengono sia un diritto assoluto e quindi basta presentare la domanda per ottenere il trasferimento a un’altra sede di lavoro.

Purtroppo non funziona così.

Sia il lavoratore con disabilità, sia il caregiver di un familiare titolare della legge 104, hanno un diritto, in questo caso assoluto, ma è quello di rifiutare il trasferimento.

Cosa diversa quando il trasferimento viene richiesto dal lavoratore. In questo caso entrano in gioco altre questioni, soprattutto la valutazione dell’azienda.

Accade così anche nel settore pubblico.

In questo articolo ti spiego quali sono le leggi di riferimento. Quali sono le persone con disabilità che hanno il diritto di chiedere il trasferimento, cosa serve per avere diritto all’agevolazione, come funziona la procedura, cosa fare in caso di rigetto della domanda e cos’è il diritto di priorità.

Ecco cosa troveri in questo contenuto:

  • A chi si applica la legge:
    Un primo sguardo ai destinatari delle tutele previste dalla legge 104, distinguendo tra chi lavora nella pubblica amministrazione (art. 21) e chi invece può far valere i benefici anche nel settore privato (art. 33).

  • Articolo 21: i diritti per chi lavora nel pubblico impiego:

    • Requisiti di invalidità e handicap necessari.

    • Possibilità di scegliere la sede di lavoro tra quelle disponibili.

    • Priorità nel caso di richiesta di trasferimento.

  • Articolo 33: le agevolazioni per la disabilità grave:

    • Permessi lavorativi (due ore al giorno o tre giorni al mese).

    • Diritto a scegliere la sede più vicina a casa.

    • Divieto di trasferimento senza consenso, valido anche per i caregiver.

  • Documenti e certificazioni richieste:

    • Per l’art. 21: handicap (anche non grave) e invalidità superiore ai 2/3.

    • Per l’art. 33: handicap in situazione di gravità.

    • Riconoscimenti rilasciati da ASL o INPS.

  • Ambiti di applicazione: pubblico e privato:

    • L’art. 21 si applica solo nel settore pubblico.

    • L’art. 33 vale anche per il settore privato, ampliando i diritti dei lavoratori.

  • Circolari ministeriali e limiti territoriali:

    • L’applicazione dei diritti solo nell’ambito della stessa amministrazione.

    • Differenze tra trasferimenti interni e mobilità tra enti diversi.

  • Il posto vacante come condizione necessaria:

    • Diritto al trasferimento subordinato alla presenza di un posto libero.

    • Importanza di consultare il contratto di lavoro e i regolamenti di categoria.

    • Esempio del settore scuola, con regole definite annualmente.

  • “Ove possibile”: quando il datore può rifiutare la sede richiesta:

    • Il rifiuto è ammesso solo per serie esigenze organizzative.

    • Il diritto a non essere trasferiti senza consenso resta invece assoluto.

  • Pronunce del Consiglio di Stato:

    • Principi costituzionali alla base delle tutele: niente permanenza obbligata nella prima sede.

    • Limiti geografici: non è possibile chiedere sedi fuori dalla zona del concorso.

  • Procedure per la richiesta di trasferimento (art. 21 e 33):

    • Documentazione da presentare.

    • Modalità di domanda e valutazione del datore di lavoro.

    • Diversità tra settore pubblico e privato.

  • In caso di rifiuto:

    • Necessità di motivazioni chiare da parte del datore.

    • Possibilità di ricorsi interni, sindacali e legali.

  • Il diritto di priorità:

    • Cosa significa avere una preferenza in caso di futuro posto vacante.

    • Le tutele non si perdono se la richiesta viene respinta oggi: valgono per il futuro.

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Cosa dice la legge: i destinatari

La legge prevede alcune tutele speciali per chi ha una disabilità grave. Sono misure che servono a garantire la possibilità di lavorare in un luogo adatto alle proprie necessità. Prima di spiegare i dettagli, è importante capire a chi si applicano queste regole. Sono due gli articoli di riferimento, l’articolo 21 e l’articolo 33 della legge 104.

Partiamo dall’articolo 21.

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